giovedì 21 novembre 2013

Segnali di Fumo: New Avengers Memento Mori


New Avengers n° 1/6
Gennaio/Maggio 2013
(pubblicati su Iron Man & New Avengers n° 2/7
Giugno/Novembre 2013 € 3,50 cad.)
Soggetto e Sceneggiatura: Jonathan Hickman
Disegni e chine: Steve Epting
Chine: Rick Magyar
Colori: Frank D'Armata
Copertine: Jock
Panini Comics su licenza Marvel Comics

Ancora tempo di recensioni "Marvel Now!", il rilancio collettivo dell'universo Marvel avvenuto nel 2013, di cui avevo già parlato qui e qui.
Sotto la lente di ingrandimento, stavolta finisce la terza serie di "New Avengers".
Ha ancora senso una denominazione del genere dopo gli eventi di "Assedio" e "AVX"? Secondo me no. E infatti il titolo è solo di facciata perché i protagonisti della serie non sono altro che gli Illuminati.
Essi sono una delle più felici intuizioni della gestione quasi decennale dei Vendicatori ad opera di Brian Michael Bendis. Una congrega dei più potenti (dove per "potenti" non intendo i superpoteri, ma il peso e l'importanza che essi hanno) super eroi dell'universo Marvel che, nel corso degli anni si riunivano in gran segreto  per decidere le sorti della propria comunità e del destino del pianeta terra.
Ad occuparsi della testata il nuovo deus ex machina dell'universo vendicativo Jonathan Hickman, reduce dal grosso successo di pubblico e critica avuto su "Fantastic Four/Future Foundation", in coppia con Steve Epting.
E non a caso, in questa nuova avventura si vede affiancare lo stesso disegnatore.
In questo primo ciclo narrativo lo scrittore conferma la sua fama di grande tessitore di trame dal sapore cosmico e fantascientifico.
I Vendicatori sono, per definizione, gli eroi più potenti della terra. E gli Illuminati sono la cabala segreta pertanto, per richiedere il loro intervento, la minaccia dev'essere la più grossa possibile: il multiverso sta morendo, le varie terre parallele si scontrano tra loro, annientandosi a vicenda.
Purtroppo la saga ha in se tutti i difetti della metodologia di narrazione odierna dei comics americani. Fortemente decompressa e senza una chiusura effettiva della trama ma con  un gancio alla saga successiva. Senza contare la presenza fissa di personaggi che compaiono in altre mille serie.
Premesso ciò però ci sono anche dei punti di forza. Una trama intrigante e uno sviluppo appassionante dove gli eroi devono fronteggiare una missione che mina le fondamenta dei proprio valori etici.
E infine, cosa importantissima in una serie di gruppo, ottime dinamiche tra i membri.
Cosa che purtroppo non avviene nella testata principale, "Avengers", sempre scritta da Hickman e, pertanto strettamente collegata a questa, soprattutto in vista del prossimo maxi evento Marvel: "Infinity".
Quindi i sei albi in se, ripeto, non sono una storia completa, però mettono appetito e invogliano a seguire la serie.

Il comparto grafico, come dicevo è affidato a Steve Epting che torna sui Vendicatori dopo l'importante ciclo di storie degli anni '90 su testi di Bob Harras.
Ovviamente 20 anni dopo Epting è un disegnatore diverso, che ha maturato un tratto meno d'impatto e più elegante. Coadiuvato dalle chine di Rick Magyar e dai colori di Frank D'Armata, con i quali c'è un'intesa perfetta, avendo già lavorato sulla run di "Captain America" scritta da Ed Brubaker.
Un'intesa che permette di mascherare qualche pecca del disegno, zoppicante nei primi numeri.
Poi, col passare degli albi, Epting torna sui suoi ottimi livelli di sempre.
Da dire che la colorazione di D'Armata è fondamentale nel dare alle storie quel tocco di claustrofobia, di perenne tragedia incombente, descritta nella trama.
Alle copertine una scelta poco commerciale della Marvel con le illustrazioni di Jock. Copertine scarne, essenziali, che puntano su pochi elementi in un tratto oscuro e stilizzato. Una scelta coraggiosa che può piacere o meno. A me non piacciono.

La testata in Italia è pubblicata su "Iron Man & New Avengers" come comprimario della serie di testa di ferro.
Una scelta al livello di marketing furba e azzeccata da parte della Panini, perché se non fosse per la serie di Hickman ed Epting non varrebbe proprio la pena comprare questo mensile.




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