lunedì 16 settembre 2013

Segnali di fumo: Marvel Now! Incredibili Avengers Una Nuova unione







Incredibili Avengers n° 1/4
(contenente Uncanny Avengers n° 1/4
Dicembre 2012/Marzo 2013)
Soggetto e sceneggiatura: Rick Remender
Disegni e Copertine: John Cassaday
Colori: Laura Martin e Larry Molinar
Maggio 2013/Agosto 2013
Prezzo di copertina: n° 1 € 1,00, n° 2/4 € 3,50
Panini Comics su licenza Marvel Comics

Nella loro storia editoriale sono stati potenti, nuovi, definitivi, della costa ovest, dei grandi laghi, giovani, segreti ma non sono mai stati incredibili!!!
Uncanny Avengers è una nuova serie targata Marvel Comics (pubblicata in Italia ovviamente dalla Panini) che si propone con l'ambizione di essere la porta bandiera dell'iniziativa Marvel Now!
Per chi non lo sapesse Marvel Now! è stata in un certo senso la risposta al new 52 della DC Comics.
Laddove la distinta concorrenza ha (per l'ennesima volta) riazzerato il proprio universo narrativo, facendo ripartire daccapo tutti i protagonisti (reboot in gergo fumettistico), la Marvel invece ha rilanciato il proprio parco testate (o create nuove serie ad hoc) rimescolando tutti i team creativi.
In gergo fumettistico un rilancio si chiama starting point, cioè è un punto di accesso per un potenziale nuovo lettore (o nel mio caso per riprenderne uno vecchio) che può leggere le nuove trame senza dover per forza aver letto le saghe precedenti. Ma a differenza della DC, le storie vecchie non sono state cancellate. Sono lì, pronte per essere richiamate se e quando servono.
Non è la prima volta che la Marvel effettua un'operazione del genere. La novità sta nel fatto che non l'ha mai fatto in contemporanea per tutte le sue testate.
Spostando da una serie all'altra le proprie risorse umane, ha dato nuovi stimoli agli autori e nuova freschezza alle serie.

Dicevamo la serie in oggetto si pone come sorta di manifesto dell'intera operazione e come punto di congiunzione tra due famiglie: quella dei Vendicatori e quella degli X Men.
Si parte dalla conseguenze dell'ultimo cross over AVX con l'ennesimo scontro tra gli eroi più potenti della terra e i mutanti.
Senza entrare nel merito, la fine della saga in questione ha visto morire (per quattrocentomiliardesima volta) il professor Xavier, stavolta ucciso dal suo pupillo Ciclope, posseduto dalla forza Fenice.
La stessa forza Fenice che ha resettato l'incantesimo di Scarlet (che scatenò la decimazione tra i mutanti) ripopolando il mondo di portatori di gene X.
Con il fioccare di nuovi mutanti si rinfocola il sentimento di timore e odio nei loro confronti.
Dopo le tragedie e gli scontri di AVX, Capitan America matura la consapevolezza che i Vendicatori non hanno mai fatto nulla di concreto per l'integrazione dei mutanti.
Quindi il super eroe decide di formare una nuova squadra che rappresenti l'unione tra gli Avengers e gli X Men (da cui il titolo della testata che fonde i nomi delle due serie storiche Avengers ed Uncanny X Men). Una squadra il cui leader scelto è un mutante, Havok, alias Alex Summers, fratello del sopra citato Ciclope, diventato ormai agli occhi dell'opinione pubblica un terrorista a tutti gli effetti.
La serie è scritta da uno dei talenti emergenti della Marvel, Rick Remender che per l'occasione adotta uno stile che cerca di fondere la due componenti che hanno decretato il successo ultradecennale dei due gruppi. L'epica dei Vendicatori combinato ai drammi degli X Men.
Uno stile che, con l'uso di didascalie con la voce di un narratore esterno che scava nei pensieri e nelle sensazioni dei protagonisti, si rifà al miglior Chris Claremont.
La prima saga vede, da tradizione, la nascita della squadra direttamente sul campo. 
E se Vendicatori e X Men uniscono le forze anche le minacce dei due gruppi diventano comuni.
E quindi ecco arrivare un redivivo Teschio Rosso dotato di poteri telepatici di natura mutante! (Chi sia questo Teschio e come abbia ottenuto questi poteri lo lascio scoprire leggendo la storia).
Premetto che oggi leggere fumetti Marvel richiede una grossa dose di sospensione dell'incredulità e l'accettazione di parecchi compromessi.
Uno su tutti l'influenza dei film. O la presenza dei pezzi grossi in più supersquadre.
Quello che posso dire è che Remender fa un ottimo lavoro, scrivendo una saga introduttiva in quattro parti, veloce nel ritmo e classica nella struttura.
Sceglie i membri della formazione con una certa logica,  introducendo dinamiche di tensione molto interessanti.
Avvalendosi spesso di sequenze flashback prese da vecchie storie, senza essere pedante o fuori luogo, per sottolineare passaggi importanti.
E' uno scrittore che non conoscevo quindi si è rivelato una piacevole sorpresa, soprattutto alla luce dei commenti negativi che ho letto in giro sulla rete su questa serie, e su questa saga in particolare.
I disegni invece che, sulla carta dovevano rappresentare l'attrazione principale sono una parziale delusione.
Cassaday è il lontano parente dell'autore di Capitan America (versione Marvel Knights) o di Astonishing X Men. Però i primi due episodi sono un qualcosa di dignitoso. Il problema sorge sulla distanza. Cassaday si conferma un illustratore allergico alle scadenza di un'uscita mensile.
I coloristi Laura Martin e Larry Molinar ci mettono una pezza ma per chi ammira Cassaday non può rammaricarsi per il risultato finale.
Le cover poi sono la mazzata finale: un'accozzaglia di pose ed elementi senza senso.
Un vero peccato.

N.B. Copyright delle immagini degli aventi diritto








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